ALOE VERA (Barbadensis)
ALOE VERA (Barbadensis)

Aloe vera - Indicazioni terapeutiche

A cura della Dott.ssa Rita Fabbri

 

L'attività farmacologica dell'Aloe vera è molto complessa proprio perché i costituenti chimici della pianta sono veramente numerosi e, come abbiamo già detto, gli effetti terapeutici dell'Aloe sono il risultato dell'interazione sinergica dei principi attivi con molecole ricettive dell'organismo umano.
Anche le pubblicazioni scientifiche più o meno recenti e gli studi clinici, sono molteplici.

Possiamo così riassumere le proprietà terapeutiche dell'Aloe vera.

Attività antiossidante e anti-aging

I minerali (soprattutto manganese, rame, selenio) contenuti nel succo di Aloe sono dei costituenti degli enzimi superossido dismutasi e glutatione perossidasi, due importanti agenti antiossidanti ed antinvecchiamento cellulare. L'aminoacido non essenziale prolina, è  parte costituente del collagene. Le saponine favoriscono una migliore e più rapida esfoliazione cellulare.
Le vitamine (in particolare la vitamina C, E, B2, B6) e l'aminoacido non essenziale, cisteina, sono dei potenti antiossidanti capaci quindi di combattere i danni cellulari provocati dai radicali liberi ed in particolare dall'anione superossido.
In particolare la cisteina e le vitamine del gruppo B sono in grado di legarsi alle molecole tossiche derivanti da processi patologici per formare composti inerti.

E' ormai noto che lo stress ossidativo è favorito da fattori chimici, fisici, biologici, mentali e nutrizionali; accelera il fisiologico processo di invecchiamento cellulare ed è il responsabile di diverse patologie degenerative. Si comprende allora quale importanza rivesta l'assunzione costante di succo di Aloe nella dieta: la dose giornaliera consigliata non dovrebbe essere inferiore a 100 ml di succo puro (1-4).


Aloe vera - Indicazioni terapeutiche

Attività cicatrizzante e riepitelizzante

Si tratta di un'attività direttamente correlata a quella antinfiammatoria. L'Aloe vera stimola la formazione di fibroblasti, precursori delle cellule epiteliali, e del tessuto connettivo. In questo processo di riparazione e di formazione del tessuto epiteliale, intervengono sicuramente i polisaccaridi come fattori primari; i secondi fattori pare siano gli ormoni vegetali, gibberelline e auxine (5-6).
Gli studi più recenti sono incentrati a dimostrare la capacità del gel di Aloe nel prevenire l'ischemia dermica progressiva causata da radiazioni e da ustioni, e l'efficacia del gel nel trattamento delle ulcere diabetiche, delle ulcere croniche e della Psoriasis vulgaris.
Particolarmente interessanti quelli riportati di seguito:

  • Venti ratti albini sono stati esposti ai raggi β e le aree lesionate di ogni animale sono state divise in quadranti e su ogni quadrante è stato applicato un trattamento diverso. Foglie fresche di Aloe vera, un unguento commerciale di Aloe vera, applicazione di bendaggi con garza asciutta ed un controllo senza trattamento. Sia le foglie fresche che l'unguento di Aloe vera hanno indotto miglioramenti significativi: dopo due mesi le aree trattate con Aloe vera erano completamente guarite, mentre le altre due aree, dopo 4 mesi, non erano ancora guarite (7).
  • Sperimentalmente, il gel di Aloe è stato confrontato con lodoxamide, lazaroide e gel Carrington, utilizzati per prevenire la perdida di tessuto nelle ferite grazie alla loro capacità di inibire la produzione locale di TxA2; nelle bruciature il gel di Aloe è risultato confrontabile con lodoxamide e lazaroide, con una sopravvivenza dei tessuti pari all'82-85% confrontata con il controllo ed il gel di Carrington. Dall'analisi completa dei risultati possiamo concludere che l'Aloe non solo agisce come inibitore del TxA2 ma contribuisce al mantenimento dell'omeostasi dell'endotelio vascolare e del tessuto circostante (8).
  • Studi sperimentali su ratti e topi suggeriscono che l'Aloe vera è efficace sia per uso topico che per uso interno, nel trattamento delle ulcere diabetiche degli arti inferiori. Oltre a facilitare la cicatrizzazione delle ferite (9), l'Aloe vera presenta anche un effetto ipoglicemizzante sia nei topi sani che in quelli con diabete alloxan indotto (10), attraverso un meccanismo di azione non del tutto noto, forse mediato dalla stimolazione della sintesi e/o rilascio di insulina dalle cellule β del Langerhans.
  • Su tre pazienti con ulcere croniche alle gambe è stato applicato il gel di Aloe vera con bendaggi di garza: il gel ha indotto una rapida riduzione dell'estensione delle ulcere in tutti e tre i pazienti, e guarigione in due (11).
  • In uno studio a doppio cieco è stata valutata l'efficacia e la tollerabilità di un gel di Aloe vera allo 0,5% in una crema idrofila nel trattamento di pazienti con Psoriasis vulgaris. Sessanta pazienti (36 maschi e 24 femmine) di età compresa tra i 18 ed i 50 anni con placche di psoriasi leggere o moderate, sono stati inseriti nello studio e distribuiti in modalità random in due gruppi. Ai pazienti è stata fornita una confezione di crema da 100g contenente placebo o ingredienti attivi (gel di Aloe vera 0,5%); essi dovevano applicare il prodotto (senza occlusioni) 3 volte al giorno, 5 giorni consecutivi per settimana, per non più di 4 settimane. Il follow-up dei pazienti è avvenuto su base mensile, per 12 mesi. Il trattamento non ha evidenziato alcun effetto collaterale. Al termine dello studio, il trattamento a base di Aloe vera ha migliorato la sintomatologia di 25 pazienti su 30 (83,3%), mentre il placebo ha migliorato la condizione di soli 2 pazienti su 30. Ciò suggerisce che l'applicazione topica di una crema contenente gel di Aloe vera può essere considerata un sicuro e valido trattamento per i pazienti con psoriasi (12).

La maggior parte degli studi sull'Aloe vera è stata condotta su animali diversi, in vari modelli sperimentali di cicatrizzazione e infiammazione. Sebbene limitata, la ricerca sulla cicatrizzazione di ferite nell'uomo è promettente e risultati incoraggianti sono stati riportati anche per l'acne e la seborrea, e nelle stomatiti aftose in età pediatrica, dov'è stata valutata l'efficacia di un nuovo cerotto adesivo a base di Aloe vera: dopo un periodo di cura, nel 77% dei casi il problema è stato risolto e nel 23% rimanente si nota comunque una sensibile riduzione del disagio (13)

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