L'estratto di semi di pompelmo è un prodotto acquoso ottenuto dall'albedo, dalla polpa e dai semi dell'omonimo frutto (Citrus × paradisi, Fam. Rutaceae), con aggiunta di glicerina vegetale. A prima vista si direbbe quindi un prodotto assolutamente naturale, ma la realtà lo vede spesso oggetto di insospettabili e pericolose sofisticazioni.
Il lettore converrà che nessun individuo è onnisciente, né tanto meno può ricordare a memoria tutto quanto appreso nel corso dei propri studi. Di conseguenza, ogni articolo che si rispetti inizia con una ricerca bibliografica che procede per gradi crescenti di approfondimento. Per quanto riguarda i semi di pompelmo la ricerca nella letteratura scientifica di fitoterapia non ha prodotto risultati significativi; il primo capannello di allarme. Viceversa, un rapido scorcio ai siti web meglio indicizzati per la stringa "semi di pompelmo" confermava, amplificandole, le sommarie conoscenze dello scrittore sulle proprietà antimicrobiche di questo estratto (lo si dipinge addirittura come il più potente antibiotico naturale, attivo su moltissimi microrganismi e naturalmente privo di effetti collaterali). Peccato che tutte queste affermazioni non siano supportate da adeguati riferimenti bibliografici; il secondo campanello di allarme.
Un'occhiata su pubmed (la più importante banca dati sulle ricerche scientifiche) è sufficiente per chiarire ogni sorta di dubbio: le proprietà antimicrobiche esibite dall'estratto di semi di pompelmo (GSE - Grapefruit Seed Extract), sono dovute non tanto al prodotto naturale in sé, quanto all'aggiunta di pericolosi conservanti ed antibiotici di sintesi. I ricercatori non hanno fatto altro che sovrapporre il tracciato cromatografico di un estratto di semi di pompelmo prodotto in casa, con quello di prodotti commerciali effettivamente dotati delle proprietà antimicrobiche ascrittogli; la presenza di picchi anomali ed ulteriori ricerche hanno permesso di evidenziare, in cinque prodotti su sei (il sesto, guarda a caso, era anche privo di attività batterisotatica o battericida), il contenuto di almeno una delle seguenti sostanze artificiali: benzetonio cloruro (un disinfettante usato nei prodotti cosmetici, non approvato per uso alimentare e classificato come veleno in alcune nazioni), metilparabene (un conservante molto usato in campo cosmetico) e triclosano (antibiotico usato in cosmesi non approvato per uso orale). L'estratto di semi di pompelmo si è quindi rivelato essere non soltanto una frode commerciale, ma anche una frode sanitaria, dato che la presenza di queste sostanze può arrecare una serie di problemi ad individui predisposti, convinti di assumere un rimedio portentoso ed assolutamente ignari di ingerire qualcosa di pericoloso per la propria salute. Le prime evidenze scientifiche su questa pericolosa pratica risalgono ormai a più di 10 anni fa, ma nonostante ciò episodi di contaminazione continuano ad essere segnalati anche in epoche recenti.
Pertanto, se proprio vi attirano i pompelmi ed i loro semi, lasciate perdere l'estratto ed acquistate i frutti interi. Senza ingerire strani contaminanti, farete il pieno di licopene, vitamina C e flavonoidi (potenti antiossidanti naturali); preferendoli alla spremuta ed al loro succo assumerete inoltre una buona quantità di pectina, una fibra solubile dotata di interessanti proprietà ipolipidemizzanti.
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